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Dott. Desiderioscioli Stefano - Fisioterapista Riabilitazione Neurocognitiva

Dott. Desiderioscioli Stefano (12)

Benvenuti nella pagina ufficiale del Dott. Stefano Desiderioscioli, specialista nelle patologie neurologiche con un approccio unico e innovativo alla riabilitazione, ispirato alla figura del Professore Carlo Perfetti. Il nostro obiettivo è fornire ai pazienti della Romagna cure di altissima qualità, personalizzate e basate su metodi scientifici comprovati.

Il Dott. Stefano Desiderioscioli vanta una lunga esperienza nel campo della neurologia, con un’attenzione particolare alle malattie neurodegenerative, tra cui il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla e altre condizioni neurologiche complesse, come esiti da ictus o emorragia cerebrale. La sua formazione e carriera professionale si sono sviluppate all’insegna dell’eccellenza e della continua ricerca di nuove soluzioni terapeutiche.

Il Dott. Stefano Desiderioscioli e specializzato nell l'approccio riabilitativo del Professore Carlo Perfetti ed e l'unico nella zona della Romagna ad essere autorizzato ad utilizzarlo.

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Riabilitazione Neucognitiva – CTA (Confronto tra Azioni) – PERFETTI

La proposta del Prof. Carlo Perfetti (Riabilitazione Neurocognitiva – Confronto tra Azioni) è un approccio riabilitativo che nasce in Italia intorno agli anni ’60 ed è ad oggi la migliore risposta riabilitativa agli esiti di patologie neurologiche, anche in età evolutiva, come ad esempio esiti di ictus, emorragie cerebrali, sclerosi multipla, malattia di Parkinson, paralisi cerebrali infantili ed altro ancora.

Le intuizioni del Prof. Carlo Perfetti hanno determinato una svolta nel contesto riabilitativo, specialmente all’interno della riabilitazione post ictus.  
Fino alla nascita del Riabilitazione Neurocognitiva secondo Perfetti, la riabilitazione dell’ictus cerebrale e dell’emiplegia, si riduceva al rinforzo muscolare e alla stimolazione dei riflessi, mentre Perfetti ha tradotto in riabilitazione ed in esercizi, lo sviluppo ed il progresso delle conoscenze in ambito medico-scientifico, considerando finalmente anche i processi cognitivi per il recupero del movimento

Evoluzione del sapere Riabilitativo
Ogni tecnica, metodica o metodo riabilitativo, compreso l’approccio secondo Perfetti, nasce da quello che è il contesto scientifico all’interno del quale è inserito. 
Infatti, il rinforzo muscolare nei confronti del recupero dell’emiplegia e degli esiti da ictus è il risultato delle conoscenze e della comprensione del movimento che individuavano nel muscolo, l’unico elemento responsabile della produzione del movimento.  L’idea che i muscoli fossero gli elementi fondamentali per la produzione del movimento nasceva intorno al 1700 insieme agli innovativi studi di Galvani e Duchenne sulla contrazione muscolare e sulla corrente elettrica.
Circa 100 anni dopo, intorno al 1800, le conoscenze sul movimento fecero un grande salto in avanti, grazie al premio Nobel Charles Sherrington, che dimostrò l’estrema importanza dei riflessi neuromotori per la produzione del movimento. 
Il movimento non era più solo possibile attraverso la contrazione muscolare, ma anche attraverso la regolazione dei riflessi neuromuscolari. Da questa importante scoperta nascevano quelle tecniche riabilitative che precederono la proposta di Perfetti, come: Bobath, Kabat e Vojta, che si svilupparono intorno al 1950.  Secondo queste tecniche definite neuromotorie, per recuperare il movimento era necessaria la stimolazione dei riflessi neuromuscolari.
Quello che ha permesso la nascita della Riabilitazione Neurocognitiva CTA è la rivoluzione scientifica che stava investendo molti dei campi del sapere medico-scientifico e che finalmente permetteva di comprendere il movimento in modo più completo. 
Nel mondo della Neurofisiologia, ad esempio, gli studi nei confronti del movimento, cominciavano ad essere eseguiti sui soggetti svegli e quindi in grado di dimostrare l’estrema importanza dei processi mentali e cognitivi nei confronti del movimento e del comportamento

Nel frattempo, gli studi del Prof. Carlo Perfetti sancivano definitivamente che il recupero degli esiti di un ictus e dell’emiplegia, passa attraverso il recupero dei processi cognitivi alterati dalla lesione, e dalle modalità proposte per la loro attivazione. 
Ad oggi appare chiaro uno dei fondamenti secondo la Teoria di Perfetti, ovvero che un ictus danneggia il cervello e le sue funzioni e non i muscoli, per questo la riabilitazione deve essere indirizzata anche sul recupero delle funzioni cerebrali e cognitive e non solo sui muscoli e sui riflessi. 

Spesso i risultati non sono soddisfacenti, proprio perché pazienti che dopo un ictus presentano gravi deficit di attenzione, di apprendimento, di memoria e di percezione vengono trattati solo dal punto di vista muscolare e/o passivo, determinando inoltre la nascita di problematiche secondarie come la spasticità, proprio perché vengono trascurati elementi fondamentali del sistema cognitivo e che sono alla base dell’apprendimento

Gli esercizi proposti dalla Confronto tra Azioni invece sono studiati per stimolare e sviluppare insieme al movimento anche i processi cognitivi del paziente: la percezione, l’attenzione e la capacità di risolvere i problemi, di costruire immagini che anticipano il movimento, il confronto, le modalità linguistiche proposte, ovvero il tipo di domande poste al paziente.

Questi sono gli elementi necessari per un recupero di qualità.